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Focus Giustizia penale e criminalità organizzata

interessi finanziari

Reati lesivi degli interessi finanziari dell'UE

La tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea costituisce un elemento fondamentale dell’agenda politica dell’UE ai fini del consolidamento e del rafforzamento della fiducia dei cittadini, nonché della garanzia di un utilizzo corretto del loro denaro. Il Trattato di Lisbona ha rafforzato considerevolmente gli strumenti d’azione per tutelare tali interessi finanziari, obbligando sia l’UE che gli Stati membri a combattere ogni forma di attività illecita lesiva degli stessi tramite misure dissuasive e tali da permettere una protezione efficace negli Stati membri e nelle istituzioni, organi e organismi dell'Unione (art. 325, par. 1, TFUE). Inoltre, all'art. 325, par. 2, TFUE esso impone ai Paesi UE di adottare, per combattere contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione, le stesse misure previste contro la frode che lede gli interessi finanziari nazionali. A tal uopo si segnala, altresì, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) che ha il compito di contrastare le frodi a danno dei fondi UE, oltre le gravi irregolarità in sede di esecuzione del bilancio dell’Unione, nonchè l’art. 86 TFUE, il quale sancisce che “per combattere i reati che ledono gli interessi finanziari dell'Unione, il Consiglio, deliberando mediante regolamenti secondo una procedura legislativa speciale, può istituire una Procura europea a partire da Eurojust”. Il Parlamento ha così accolto con favore la proposta di regolamento che istituisce la Procura europea, insistendo sulla necessità di creare un sistema complementare e coerente in materia di tutela degli interessi finanziari dell'Unione ed incoraggia, al contempo, la Commissione a definire correttamente a livello europeo i ruoli e i limiti di attività della futura Procura europea, di Eurojust e dell'OLAF.

 


Selezione di atti e di sentenze rilevanti:

Relazione della Commissione, al Consiglio e al Parlamento europeo, Trentatreesima relazione annuale sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea e sulla lotta contro la frode, COM/2022/482 finalBruxelles, 23 settembre 2022

La c.d. “relazione PIF (Protection des Intérêts Financiers)” fa il punto delle principali azioni portate avanti nel corso del 2021 dagli Stati membri e dalle istituzioni europee nella lotta alla frode e nella tutela degli interessi finanziari dell’Unione. Come evidenzia il documento, il numero di frodi e di irregolarità è rimasto stabile nel 2021 in rapporto al 2020, ma l’entità degli importi è aumentata. Pertanto, la Commissione sottolinea l’avvio di diverse procedure di infrazione contro quegli Stati membri che non hanno recepito correttamente le direttive in materia. Si segnala il Focus sull’introduzione del dispositivo per la ripresa e la resilienza – di cui al Regolamento (UE) 2021/241 – e, in particolare, sui singoli piani nazionali sotto il profilo dell’alto rischio di esposizione a fenomeni corruttivi. Il documento si sofferma, altresì, sulla cooperazione internazionale in materia di mutua assistenza e di lotta contro la frode, con particolare riguardo all’applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta alla corruzione della quale l’Unione europea è parte dal 2008.

Europol, Press Release, New operation to protect Next Generation EU recovery funds, 2021

L’Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol) ha reso noto il lancio di una nuova operazione di polizia in sinergia con Eurojust, EPPO e OLAF e denominata “Operation Sentinel” allo scopo di fornire supporto a diciannove Stati membri (Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia) nella prevenzione e nel contrasto all’uso fraudolento dei fondi destinati alla ripresa dalla pandemia da COVID-19

Conclusioni del Consiglio sul rafforzamento delle indagini finanziarie per combattere la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità, 8927/20, 17 giugno 2020

Direttiva (UE) 2019/713 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 relativa alla lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti e che sostituisce la decisione quadro 2001/413/GAI del Consiglio, in G.U.U.E. L 123/18 del 10 maggio 2019 
La Direttiva stabilisce – ex art. 83, par. 1 TFUE – norme minime relative alla prevenzione e al perseguimento dei reati in materia di frode e di falsificazione di mezzi di pagamento diversi dai contanti (es. trasferimento di denaro elettronico, valute virtuali etc). Oltre alla definizione in ambito digitale di forme di condotta e
quivalenti alle fattispecie di reato “classiche” quali la frode, il furto e la contraffazione, la presente direttiva impone specifici obblighi di informazione e di comunicazione allo scopo di rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri, nonché tra gli stessi e le agenzie Eurojust ed Europol. È altresì imposta agli Stati membri la previsione di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive da applicarsi nei confronti delle persone fisiche e giuridiche responsabili dei reati in questione.

*Nell’ordinamento italiano la suddetta Direttiva è stata attuata con il D. Lgs. 8 novembre 2021, n. 184, il quale ha apportato modifiche all’art. 493-ter c.p. rubricato “Indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito e di pagamento” e ha altresì introdotto nel D. Lgs 8 giugno 2001, n. 231 l’art. 25-octies.1 riguardante “Delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti”. 

Relazione speciale della Corte dei Conti europea, Lottare contro le frodi nella spesa dell’UE: sono necessari interventi, 2019


Direttiva (UE) 2017/1371 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2017, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale, in G.U.U.E. L 198, 28 luglio 2017, pp. 29-41 
La c.d. “direttiva PIF (Protection des Intérêts Financiers)” stabilisce norme minime riguardo alla definizione di reati e di sanzioni in materia di lotta contro la frode e le altre attività illegali che ledono gli interessi finanziari dell’Unione, quali il riciclaggio di denaro, l’appropriazione indebita e la corruzione attiva e passiva.

*Tale direttiva è stata attuata nell’ordinamento italiano con il d.lgs. 14 luglio 2020, n. 75, il quale ha apportato talune modifiche al codice penale in materia di delitti contro la pubblica amministrazione e di delitti contro il patrimonio. Ulteriori modifiche sono state introdotte con il d.lgs. 4 ottobre 2022, n. 156, in materia di congelamento e confisca e di reati concernenti le dichiarazioni iva.

Direttiva (UE) 2017/1371 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2017, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale, in GUUE L 198 del 28 luglio 2017, pp. 29-41

Corte di giustizia, Grande Sezione, sentenza dell' 8 settembre 2015, causa C105/14, Taricco 


Regolamento (UE) n. 250/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, che istituisce un programma per la promozione di azioni nel settore della tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea (programma Hercule III) e che abroga la decisione n. 804/2004/CE

Regolamento 883-2013 indagini Ufficio europeo per la lotta antifrode

Comunicazione 2013 sulla tutela degli interessi finanziari dell'UE


Proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale dell'11 luglio 2012

Risoluzione 2004 sul Libro verde sulla tutela penale degli interessi finanziari

Rapporto 2003 sulle reazioni al Libro verde sulla tutela penale degli interessi finanziari comunitari

Libro verde 2001 della Commissione sulla tutela penale degli interessi finanziari comunitari e sulla creazione di una procura europea 

Decisione della Commissione 1999/352/CE, CECA, Euratom del 28 aprile 1999 che istituisce l’Ufficio europeo di lotta antifrode (OLAF)


Appendice bibliografica


M. Cartabia, Italian Recovery and Resilience Plan and the Protection of EU Financial Interests ‒ Enhancing the Criminal Justice System in the Age of Structural Reforms, in Eucrim.eu, 2021, n. 3, pp. 169-170

A. Damato, La tutela degli interessi finanziari tra competenze dell’Unione e obblighi degli Stati membri, Cacucci editore, 2018

S. Fattorini, La direttiva 2017/1371 e l’armonizzazione della prescrizione nei reati di frode fiscale: una possibile soluzione al conflitto tra Corti sorto dalla vicenda Taricco, in European Papers, 2018, vol. 3, n. 3, pp. 1471-1480

G. Grasso, R. Sicurella, F. Bianco, V. Scalia, Tutela penale degli interessi finanziari dell'Unione Europea, Pisa University Press, 2019

M. Ludwiczak Glassey, F. Bonzanigo, La coopération pénale entre la Suisse et les États membres de l’Union européenne en matière de blanchiment d’argent, in Eucrim.eu, 2022, n. 1, pp 45-51

M. Sommella, Attuazione in Italia delle norme di contrasto alle frodi lesive degli interessi finanziari dell’Unione e responsabilità da reato degli enti: qualche riflessione, in Freedom, Security & Justice: European Legal Studies, 2020, n. 3, pp. 252-268